La Tazza Albani
di Enrico Di Lernia13/01/2023
La Tazza Albani
Anno della scoperta forse 1762, come incerto è il luogo, anche se si pensa al Tempio di Ercole all’VIII miglio della via Appia, prima di Boville. La Tazza con fatiche di Ercole, inizialmente era di proprietà dal Cardinale Albani, che ne decise il trasferimento nella Villa sulla Salaria, la Tazza con le fatiche di Ercole fu ammirata dal Winckelmann e menzionata nelle sue epistole romane. Imponente nelle dimensioni, il bacino marmoreo è issato su un piede che ne consente la rotazione, donando alla raffinata decorazione la possibilità di essere ammirata in ogni dettaglio.
Sormontato da un orlo moderno, il fregio antico ritrae le Fatiche di Ercole, alternate a scorci paesaggistici o figure femminili, verosimilmente rappresentazioni della dea greca Atena. All’interno della vasca, una moderna maschera di Gorgone si staglia nel centro, radicandosi al marmo antico e sovrapponendosi alla originaria maschera di Gorgone, pensata e realizzata in antico e oggi non direttamente visibile. Opera dalla provenienza incerta, fu talvolta identificata in contesti di grande bellezza, come la Villa di Domiziano o la Villa dei Quintili e in luoghi di culto, come un tempio dedicato ad Eracle, la Tazza Torlonia continua a esercitare un fascino imperituro su noi moderni. Circa 2 km a sud di Torre Selce, sul lato opposto della strada, si trova un’area porticata chiamata “Tempio di Ercole”.
Il nome è dovuto alla testimonianza del poeta romano Marziale, secondo cui Domiziano dedicò al dio un santuario nei pressi dell’VIII miliario della Via Appia. Scavi recenti, però, hanno smentito tale attribuzione, permettendo agli archeologi di stabilire che le strutture esistenti sono in realtà relative a un emporio di epoca tardo-repubblicana. Da una corte quadrangolare con colonne di ordine tuscanico (probabilmente impiegata come luogo di sosta per viandanti), si accede a quindici ambienti con muri in opera reticolata disposti su tre lati, a destinazione commerciale e produttiva.
Il poeta latino Marziale nei suoi versi parla di un tempio di Ercole fatto erigere dall’imperatore Domiziano all’ottavo miglio della via Appia e anche di una statua di Ercole con le sembianze dell’imperatore stesso: “Ercole, dona nuovi templi alla via del Lazio (Appia) ove il viaggiatore mentre si incammina verso i regni boscosi della dea Diana legge l’ottava pietra miliare dalla città sovrana”. In effetti nel 1560 furono trovate le gambe mancanti alla statua di Ercole e fu l’imperatore Domiziano a ripristinare questo tempio. E’ logico supporre che lo stesso Domiziano (che aveva la sua villa imperiale nei dintorni) vi abbia fatto aggiungere questa incredibile Tazza con le fatiche di Ercole, oltretutto la datazione del reperto TAZZA
Foto: Copenhagen : Ny Carlsberg Glyptotek
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