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Alcázar dei Re Cristiani di Cordova

Il monumento cuore della cultura europea, patrimonio dell'umanità.
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«Essere di Cordoba è una delle poche cose importanti che si possa essere in questo mondo «

Antonio Gala Velasco

L’ Alcázar dei Re Cristiani 

L’Alcázar di Cordova, la fortezza dei Re Cristiani, il luogo dove è stata scritta la Storia ed il Potere di Cordova: Dai Romani ai Visigoti, passando per gli Omeya ed i Re Cristiani, sino al Giorno d’oggi, l’Alcázar è stato il luogo in cui è stato scandito il respiro della città. Luogo di cultura e splendore. Questi sono gli obiettivi della nostra divulgazione:

Califfato degli Omeya

Narrare e celebrare la Cordova che fu la capitale della Cultura in Europa, sotto il regno di Abderramán III e poi di Alhaken II e che fu definita “ la Perla d’Occidente”.  L’Alcázar era il luogo dove si trovava l’Alcázar Andalucí: il palazzo, ed in seguito la cittadella, del Califfato del Regno degli Omeya. Questo luogo fu la culla della cultura mondiale, dove si riunivano i più grandi intellettuali dell’epoca: filosofi, letterati, medici, poeti, astronomi, artisti e scienziati, esattamente come nelle coorti di Mecenate e di Lorenzo dei Medici. Un luogo di cultura dove si trovava una delle biblioteche più importanti della Storia, la leggendaria biblioteca di Cordova. Fu qui che fu eretta la famosa Rawda, il mausoleo in cui furono seppelliti i grandi della dinastia Omeya.

Leggenda 

Raccontare la storia leggendaria dell’Alcázar, che per secoli rappresentò un luogo emblematico: la sede del potere politico ed amministrativo e di Cordova. Per secoli è stato il cuore della città legato al Guadalquivir ed alla dogana del Porto Fluviale della città Romana di Corduba. Questo è il posto dove si narra che sia avvenuta la leggenda di Giulio Cesare ed il Platano, qui si trovava il Palazzo degli Omeya ed in seguito divenne residenza dei re Cattolici. Fu presso l’Alcázar che si cambiò per sempre la storia mondiale, è questo il luogo dove si incontrarono per la prima volta Cristoforo Colombo con la Regina Isabella la Cattolica e Ferdinando II.

Perimetro

Ripensare e presentare l’Alcázar non più come spazio limitato alla sola fortezza e ai giardini, ma concepirlo nella sua dimensione autentica e storica. È corretto infatti parlare di diversi Alcázar, un’area enorme che nel corso dei secoli subì diverse trasformazioni e diverse espansioni: Alcázar Omeya, Alcazaba Almohade, Alcázar Viejo, il Castello del Quartiere Ebraico, la Huerta de la Reina. Uno spazio che al culmine delle sue espansioni arrivò a contenere al suo interno quartieri interi dell’attuale centro Storico di Cordova: si estendeva dalla Rivera al quartiere di San Basilio, attraversando una piccola parte del Quartiere Ebraico, giungendo sino a collegarsi alla Grande Cattedrale Moschea di Cordova

Cultura

Uno dei luoghi cardine della mentalità cordovana, espressione delle cinque culture: romana, visigota, araba, ebrea e cristiana, che da secoli convivono materialmente in questi luoghi e rendono questo patrimonio unico al mondo. Un simbolo autentico di integrazione e di solidarietà sociale, emblema della convivenza di culture diverse e di come la cooperazione culturale, diventi un veicolo di tolleranza e di unione.

Internazionale

Cambiare la concezione internazionale dell’Alcázar, restituendole il ruolo che merita, collocandola a livello mondiale per la sua importanza storica e per la sua enorme ricchezza culturale: la Dogana del Porto della Corduba romana, il Palazzo del Califfato del Regno degli Omeya, il Quartiere Ebraico, la Fortezza dei Re Cristiani.

Agricoltura

Narrare il ruolo chiave che rivestì questo luogo a livello agricolo ed industriale. Durante l’epoca Romana, per mezzo del porto e dell’intensa attività economica in cui si concentrava nell’ambiente fluviale, questo era il principale porto della Betica. Da qui partivano molte delle rotte commerciali che rifornivano l’Impero di olio, vino e garum. Per capire l’enorme quantità di olio, che proveniva da questi traffici, dobbiamo considerare che il Colle Testaccio a Roma fu originato per l’accumulo delle anfore provenienti proprio dalla Betica. A questo si voglia aggiungere i grandi scambi commerciali di rame, piombo e argento di cui sono ricche le miniere di Cordova.

Acqua

Far conoscere e divulgare il mondo delle Acque dell’Alcázar che dalla montagna cordovana  giungevano attraverso I qanāt del Alcázar e per mezzo dell’Acqua gli Orti del Re dove si trova l’attuale Torre dell’Omaggio e molto probabilmente per mezzo dell’acquedotto della Noria che trasportava l’acqua fiume. Un luogo regno di acquedotti, terme, fontane vasche, canali e zampilli che secondo i criteri del giardino arabo sono simbolo di vita eterna e di purezza. Il giardino diviso in zone, quasi sempre divise in quattro parti, che richiamano i quattro elementi sacri, fuoco, l’aria, l’acqua e terra è attraverso canali d’acqua, all’incrocio dei quali è posta una fontana.

Natura 

Celebrare il capolavoro dell’architettura dei giardini arabi che accolgono il visitante dell’Alcázar. La parola “paradiso”, attraverso il latino (paradisus) e il greco παράδεισος (paradeisos), ha origine dal persiano pairidaez, che significa giardino. Possiamo quindi dire il giardino dell’Alcazar è una materializzazione perfetta del Paradiso in terra. Raccontare della ricchezza di questi luoghi, della vegetazione rigogliosa e della varietà di specie, ricca di meravigliose fioriture, di aiuole di cipressi, bossi e aranci che narrano le tradizioni arabe attraverso l’impiego di piante a foglia perenni.